giovedì 28 novembre 2013

C'è mercato se c'è diffusione. Bitcoin nella tua attività.

Un oggetto, o un servizio, diventa "mainstream" nel momento in cui chiunque ne parla e ne può usufruire con semplicità. Il primo esempio relativamente recente che mi viene in mente è Facebook. Oggi mi capita di parlarne con anziani che non hanno mai usato prima un pc o un tablet (e che ne hanno acquistato uno appositamente per usare Facebook). Facebook, non solo è di uso comune (ed era difficile da prevedere appena nato), ma è addirittura indispensabile per molti. Indispensabile lo è anche il fare transazioni economiche. E lo sarà sempre. Dai tempi del baratto ad oggi il filo conduttore è uno solo: un sistema di pagamento funziona se è universalmente accettato e se è comodo da usare (e non impone elevate commissioni). Se è vero che i Bitcoin stanno prendendo piede sempre più come forma di pagamento online, non lo è ancora per le attività fisiche. Negli Stati Uniti o in Germania sempre più commercianti ed artigiani accettano nella loro bottega il pagamento diretto in BTC, in Italia invece non siamo ancora in molti. Personalmente conosco un paio di baristi, un negozio di cellulari, ed uno studio legale (ci sono ache altri studi tecnici, agriturismi ecc...) . Pionieri e lungimiranti hanno già realizzato guadagni impensabili. Considerate un drink da 5€ pagato 0,1 BTC (qualche mese fa quando il cambio era 50€/BTC), oggi sono un guadagno di 70€ con il valore attuale di 700€/BTC.
Quello che voglio comunicare a tutti è che è ora di buttarsi ed accettare BTC come forma di pagamento. Il giorno in cui l'anziano di cui parlavamo prima, fra 3/4 anni potrà pagare il pane, la spesa o le bollette in BTC significherà solo una cosa: 1 BTC = 100.000€
Questo non è un valore troppo campato per aria, anzi a dirla tutta è enormemente sotto dimensionato in uno scenario del genere. Se qualcuno vuole io ho qualche adesivo che posso spedire volentieri, e vorrei ricevere in cambio qualche foto di dove l'avete posizionato così che possa pubblicarle. Considerate anche solo il ritorno "pubblicitario", la curiosità che questo gesto porterà verso il vostro negozio/attività. Un intero quartiere di Berlino si è organizzato per accettare BTC. Se vi spaventano le modalità pratiche per come gestire la transazione non vi preocupate, è estremamente semplice accettare e fare pagamenti anche solo attraverso un semplice smartphone. Dal sito ufficiale bitcoin.org nella sezione "spendi i tuoi Bitcoin" si viene reindirizzati su questo sito: http://usebitcoins.info/
Per registrarvi dovete cliccare su "member login" e poi su "create an account". Per inserire la vostra attività, una volta fatto l'accesso, trovate nella barra in alto "submit you business". Una volta inserito riceverete immediatamente una email di conferma. Dopo qualche ora (fanno un controllo ed un inserimento manuale) riceverete una seconda email che vi conferma l'avvenuto inserimento della vostra attività nel sito e nella mappa. Facciamo esplodere anche in Italia la Bitcoin (e Litecoin) mania!! I giornali, le radio, la tv ed internet già ne parla... ora bisogna far parlare la gente nei negozi.



2 commenti :

  1. Io ho un negozio ( vendita e riparazione pc ) e avevo pensato di accettare bitcoin e litecoin: poi mi sono chiesto el'iva come la pago? Dove registro la vendita? Con che cambio?
    E se vengo pagato oggi in bitcoin e alla fine dell'anno si è deprezzato rischio di perderci. è ancora una moneta con un cambio troppo instabile.

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    1. Per il momento, in assenza di regolamentazione, continueresti a scontrinare in Euro. Con la Bitcoin Foundation Italia stiamo muovendoci anche in questo senso: https://www.bitcoin-italia.org/forum/viewtopic.php?f=2&t=27

      Dai un'occhiata anche a https://bitpay.com/

      Per quanto riguarda il prezzo, dal momento che devi pagare i fornitori e comunque sostenere le spese della tua attività , il consiglio è di rivendere (o spendere direttamente) i BTC/LTC ricavati nel breve periodo (magari con un 10/20% di rivalutazione) e di conservare il surplus in attesa di una grossa rivalutazione futura; così nel caso (improbabile ma possibile) in cui ci fosse un deprezzamento non ci avresti comunque rimesso.

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